Questa frase racchiude bene il pensiero di Angelo Dalle Molle che dedicò tutta la sua vita e le sue risorse alla tematica della tecnologia al servizio dell’uomo. Angelo era consapevole che per ricostruire l’Italia nel secondo dopoguerra e continuare gli studi in merito al benessere sociale non sarebbe bastata solamente l’intenzione iniziale. Era necessario costituire degli organi che potessero continuare e approfondire questi progetti nel tempo. Negli anni settanta nasce il Centro Studi della Barbariga, luogo di incontro e dialogo dei maggiori luminari dell’epoca e da cui presero vita innumerevoli progetti per lo sviluppo del benessere nella società.

Il Comitato Promotori del Centro Studi della Barbariga, che ha ereditato gli onori e gli oneri del passato, è chiamato a continuare tuttora l’impegno che Angelo dalle Molle e sua moglie hanno profuso nel Centro Studi sostenendo e promuovendo progetti e ricerche secondo gli intendimenti del Fondatore. Il concetto di “qualità della vita” viene volutamente interpretato nella sua flessibilità e complessità, permettendo, così, un’apertura a 360 gradi verso ogni piccola o grande azione che possa migliorare l’esistenza del singolo o della comunità.

Come diceva il Cardina Ottaviani, amico intimo di Angelo Dalle Molle, “la Carità cristiana, nell’epoca dell’elettronica, non è più soltanto il gesto di San Martino che sacrifica il proprio mantello e ne rimane privo per darlo al povero, ma è anche il gesto più proficuo, di chi sa organizzare la produzione e la distribuzione di tanti mantelli in modo che tutti possano averne uno”.